domenica 15 settembre 2013

Intervista a Cosimo Damiano Damato

Nella foto il poeta Tonino Guerra e
il regista Cosimo Damiano Damato
Al Borgo San Giuliano di Rimini, presso la Banchina invaso del Ponte di Tiberio, nella Piazzetta Pirinela, durante la serata del 13 settembre, è stato proiettato il cortometraggio "Os-cia. La bellezza di Tonino Guerra". Il regista Cosimo Damiano Damato ha risposto ad alcune domande, ricordando il poeta Guerra e la sua bellezza.

Resistenza e resilienza. Come ci aiutano a superare la crisi culturale? 
L’Italia non l’ha fatta Garibaldi ma la cultura, è grazie alla poesia, alla musica, all’arte, al cinema che abbiamo messo insieme questa nazione. L’Italia è anche una nazione che soffre di alzhaimer, dimentica
subito e se solo ci guardassimo indietro a riprendere un vecchio libro di Calvino, un gesto di Dario Fo, ascoltando una canzone di Lucio Dalla, una pellicola di Fellini, una poesia di Alda Merini, la voce di Franca Rame, uno sguardo di Mariangela Melato, una commedia di Eduardo o una improvvisazione di Totò , potrebbe scattare in noi quell’orgoglio necessario per una nuova rivoluzione gentile nel nome della cultura. Fino a quando avremmo storie da raccontare ai nostri figli dando quella continuità generazionale utile per immaginarci e sognare ancora il futuro saremo in grado di non solo resistere ma anche di rigenerare e alimentare nuova economia della cultura.

Qual è la bellezza di Tonino Guerra?
“ Il suo sapersi ancora commuovere dinanzi alla vita, davanti ad una architettura bianca, ad una scultura in terracotta, ad un bacio fra due vecchi. Guerra è un albero di ulivo secolare, un albero gibboso che ha visto la devastazione della guerra e poi ha trovato la poesia nella vita. Ogni sua oliva è colorata ed ha il sapore della prima spremitura. La sua fantasia è elegiaca ma anche molto reale, ricorda molto Leonardo Da Vinci la sua creatività geniale, ma oltre la scienza ed il gusto c’è anche la poesia. E’ un vecchio saggio sapiente che ci aiuta ancora a cercare la bellezza in tutto, e la bellezza è l’arte, il cinema, la musica, la poesia, la danza, ogni forma di cultura.

Il cinema aiuta a scoprire la poesia?
Il cinema è poesia! Pensiamo a Federico Fellini e alla sua Voce della luna.

La proposta di Cosimo Damiano Damato per salvare la cultura dal fango.
Ho avuto la fortuna di incontrare nella mia vita da saltimbanco Don Andrea Gallo, il prete da marciapiede di Genova. Quell’incontro ha cambiato la mia vita, non guardo più il mondo con gli stessi occhi, “ dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior” cantava sempre Don Gallo, e penso che proprio in questi versi di De Andrè c’è la ricetta per salvare la cultura dal fango. (Michele D'Amico)

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